Giro d’Italia 2022, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2022.
TOP
Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco): Anche se in passato era già stato autore di qualche buona prestazione a cronometro, vincendone una alla Parigi-Nizza del 2019, il successo del britannico nella prova di Budapest era difficilmente pronosticabile. A stupire, poi, non è tanto il tempo fatto in cima allo strappo finale, ovvero il segmento più adatto alle sue caratteristiche, ma quello fatto registrare nel tratto di pianura precedente, ricco di curve, dove bisognava rilanciare spesso l’andatura e nel quale ha fatto meglio anche di uno specialista come Dumoulin. Un risultato e una prestazione che sicuramente daranno tanta fiducia al classe 1992, che può già guardare dall’alto al basso tutti gli altri uomini di classifica.
Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix): Dopo il grande successo di ieri, il fenomeno neerlandese quasi si ripete nella cronometro lungo strade di Budapest, che conclude appena tre secondi alle spalle del vincitore e davanti al connazionale Dumoulin. Anche se un buon risultato da parte sua era abbastanza prevedibile, soprattutto dopo quanto fatto lo scorso anno nella crono del Tour de France, riuscire a difendere la Maglia Rosa dopo il tempo fatto registrare da Yates dimostra la grande condizione (ma ancor più la grande grinta e la gran testa) di questo corridore, che potrà stupirci e farci divertire ancora molto in questo Giro.
Ben Tulett (Ineos Grenadiers): Tra i giovani talenti di casa Ineos messisi in mostra in questo inizio di stagione, il 20enne stupisce ancora facendo segnare lo stesso tempo di uno specialista come Sobrero e centrando un quinto posto di qualità in una specialità nella quale finora non aveva fatto vedere molto, dimostrando che resta un corridore ancora tutto da scoprire. Vedremo se nel prosieguo della gara, nella quale sarà al servizio di Carapaz, potrà trovare altre occasioni di mettere in mostra il suo talento.
FLOP
João Almeida (UAE Team Emirates): Viste le sue qualità a cronometro, il portoghese era tra i principali favoriti di giornata, ma alla fine paga ben 18 secondi di ritardo da Yates. Chiaramente, non è un risultato disastroso e c’è tutto il tempo per recuperare, ma sicuramente ci si poteva aspettare qualcosa di più dal 23enne, soprattutto considerando che questo era un terreno a lui favorevole e che di cronometro non ce ne sarà più molta da qui alla fine del Giro.
Richard Carapaz (Ineos Grenadiers): Il campione olimpico è un corridore che a cronometro si sa difendere abbastanza bene, ma oggi ha faticato a trovare il giusto ritmo, soprattutto sullo strappo finale, dove ha perso 18 dei 28 secondi concessi a Yates, ma anche nel tratto di pianura, dove le immagini tv l’hanno mostrato ondeggiare molto sulla bici. Anche per l’ecuadoriano vale un po’ lo stesso discorso fatto per Almeida: di strada per recuperare ce n’è molta, ma probabilmente si poteva fare un po’ meglio.
Ivan Sosa (Movistar): Non ci sono molti dubbi sul fatto che il 24enne non sia un cronoman, ma il passivo registrato oggi è piuttosto pesante anche per un atleta con le sue caratteristiche. In soli 9200 metri, infatti, lo scalatore colombiano ha perso ben 1’23” da Yates e poco meno di un minuto da tutti gli altri big, un ritardo pesante per un corridore che voglia fare classifica. Sarà necessario trovare al più presto il riscatto, magari già sull’Etna martedì prossimo.
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